Aprile 3
2018
Assistenza al pasto
Mangiare è uno dei piaceri della vita: e questo vale tanto di più per gli anziani ricoverati in una RSA, che per le loro precarie condizioni di salute e di autonomia trascorrono spesso giornate monotone e povere di soddisfazioni e di attività significative.
Il momento del pasto può pertanto essere non solo uno dei momenti più gratificanti della giornata ma anche un’occasione per socializzare con gli altri ospiti e uno stimolo alla riattivazione e alla riabilitazione, a condizione che il gruppo di lavoro ne curi i molteplici aspetti: nutrizionale, alberghiero, assistenziale.
Nel garantire una buona assistenza al pasto – soprattutto se la persona ha necessità di essere imboccata – sono pertanto necessari professionalità, attenzione, sensibilità, comprensione e spirito di osservazione.
Obiettivi
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Garantire un apporto alimentare adeguato per quantità, qualità, varietà, degli alimenti e delle bevande
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Rispettare le eventuali indicazioni dietetiche
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Favorire e incoraggiare le abitudini alimentari corrette e scoraggiare quelle sbagliate stimolando la persona ad un regime alimentare più idoneo alla sua situazione sanitaria
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Fornire un’assistenza adeguata alle diverse esigenze degli ospiti
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Rispettarne i bisogni, le abitudini, i desideri, i gusti
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Mantenere e favorire l’autonomia dell’ospite, tanto nelle scelte quanto nell’assunzione degli alimenti
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Garantire un ambiente igienicamente adeguato e accogliente
Procedure
Prima dei pasti:
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Condurre in bagno gli ospiti e far loro lavare le mani
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Preparare in modo ordinato la sala da pranzo, predisponendo sulla tavola tutto il necessario
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Lavarsi accuratamente le mani indossare la cuffia e un grembiule pulito sopra la divisa
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Invitare anche i familiari ed eventuali badanti ad indossare la cuffia
Ospiti che mangiano da soli:
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Aiutare gli ospiti ad occupare i posti a tavola assegnati e far assumere a quelli che mangiano nel letto una posizione seduta, sollevando lo schienale del letto ed aiutandosi eventualmente con dei cuscini
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Disporre tutto l’occorrente (piatto, bicchiere, posate, tovagliolo, bottiglia dell’acqua,…) in modo che sia visibile e facilmente e comodamente raggiungibile
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Aiutare l’ospite in proporzione al suo grado di autonomia (ad esempio, tagliare la carne a chi non può usare ambedue le mani ), senza eccessi o carenze nell’attenzione, tenendo sempre presenti gli obiettivi stabiliti nel PAI
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Controllare gli ospiti più problematici ( quelli disorientati, con disturbi del comportamento, o con particolari limitazioni motorie) per prevenire eventuali “incidenti” (ingestione eccessiva di cibi e bevande, rovesciamento o rottura di piatti e bicchieri, litigi con i vicini, scambio di piatti ecc.)
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Istruire l’ospite con handicap all’uso di specifici ausili ( posate, stoviglie, bicchieri) che possano facilitare l’assunzione del pasto, verificandone con lui l’efficacia.
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Favorire in sala da pranzo un clima di serena convivialità, evitando il disordine ed un eccessivo rumore (è utile spegnere la televisione, se presente), rispettando e facendo rispettare le norme elementari di educazione a tavola.
Ospiti che devono essere imboccati:
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Far assumere agli ospiti più compromessi – tanto nel letto quanto in poltrona – una posizione corretta che faciliti la naturale deglutizione
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Assicurarsi sempre che gli alimenti da somministrare siano a temperatura adeguata
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Imboccare la persona senza fretta, sedendosi accanto a lei così da trasmetterle un senso di tranquillità e favorire la comunicazione reciproca
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Nell’imboccare la persona rispettare le pause fisiologiche della deglutizione e della respirazione
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Alternare i cibi solidi le bevande per facilitare l’ingestione dei cibi ed evitare il pericolo di soffocamento
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Quando la persona rifiuta il cibo cercare di stimolarla con un tono di voce pacato e rassicurante; se si tratta di una persona demente, può essere utile farle avvertire la nostra presenza “amica” tenendole una mano, o accarezzandola
Tutti gli ospiti:
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Nella preparazione dei piatti rispettare i principi di igiene ed utilizzare tutti gli accessori a disposizione: pinze, piattini, cucchiaini, ciotole ecc. (non è al contrario necessario indossare i guanti, salvo siano disponibili i guanti di cotone)
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Salvaguardare il “piacere di mangiare” presentando e servendo il pasto in modo decoroso e stimolante
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Far scegliere alla persona il piatto preferito tra le varianti del giorno; per l’ospite non in grado di esprimere preferenze cercare di variare spesso le portate
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Informare l’interessato di eventuali prescrizioni dietetiche stabilite dal medico spiegandone le motivazioni
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Mantenere un atteggiamento collaborativo e rispettoso nei confronti dei familiari impegnati nell’imboccamento
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Controllare la quantità di cibo assunto e segnalare gli ospiti che non si alimentano a sufficienza o che presentano un particolare rifiuto (o, al contrario, un particolare gradimento di alcuni cibi)
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Annotare ad ogni pasto il giudizio sul cibo fornito dalla cucina (quantità, temperatura, livelli di gradimento, …)
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Osservare e seguire in particolare gli ospiti inappetenti e quelli
Dopo il pasto:
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Al termine dei pasti aiutare gli ospiti, che necessitano, a provvedere all’igiene del viso, delle mani, del cavo orale e delle protesi dentali
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Posizionare gli ospiti allettati per il riposo pomeridiano
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Sistemare e ventilare le sale da pranzo
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