I pionieri e i testi fondamentali della medicina ayurvedica
Siamo in India nel V sec. A.C.: la medicina ayurvedica sta uscendo dalle nebbie del mito per essere definita scientificamente. Pioniere ne è il chirurgo Sushruta. Egli afferma nella sua opera la superiorità di questa branca della medicina sulle altre.
Con la sua accurata descrizione di vari interventi chirurgici (amputazioni, trattamento di ferite e fratture, estrazione di feti morti, asportazione di calcoli, impianto di pelle) ci dimostra come l’anatomia fosse a quei tempi ben conosciuta e studiata.
Caraka, l’altro grande personaggio della medicina indiana (II sec. A.C.) ha lasciato un vero e proprio trattato di medicina ancora in uso tra gli studenti di Ayurveda.
Nel suo testo vengono descritti in grande dettaglio la fisiologia, le cause e i processi di sviluppo delle malattie e soprattutto viene dato largo spazio alla sezione dedicata alla terapia.
Di ogni farmaco è descritta accuratamente la preparazione, dalla scelta delle componenti secondo la loro azione sull’organismo, alla loro manipolazione, al dosaggio.
Caraka ci ha lasciato anche precise opinioni sull’etica professionale del medico, inclusi i rapporti col paziente e i suoi parenti, l’atteggiamento nei confronti delle malattie incurabili e l’obbligo al segreto professionale.