Aria di notturno (1919)
Mi spaventano molto
Le foglie morte,
mi spaventano i prati
ammantati di rugiada.
Io vado a dormire;
se non mi sveglierai,
lascerò accanto a te
il mio cuore freddo.
Cos’è che risuona
Così lontano?
Amore. Il vento contro le vetrate,
amore mio!
T’ho messo collane
Con gemme d’aurora.
Perché m’abbandoni
Su questo sentiero?
Se andrai molto lontano,
piangerà il mio usignolo
e cesserà la verde vigna
di dare il suo vino.
Cos’è che risuona
Così lontano?
Amore. Il vento contro le vetrate,
amore mio!
Non saprai mai,
sfinge di neve,
quanto io
t’avrei amata
in quelle albe
in cui piove tanto
e sul ramo secco
si dissolve il nido.
Cos’è che risuona
Così lontano?
Amore. Il vento contro le vetrate,
amore mio!
Federico García Lorca